Novembre 22, 2024

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Chi di voi non ha visto il famosissimo film โ€œAlla ricerca di Doryโ€ al cinema?
Chi per pure interesse,chi solamente per accompagnare i pargoli o altro.
Eโ€™ il film sequel della Pixar dopo il famosissimo film โ€œAlla ricerca di Nemoโ€.

Oltre ad essere dei corti, che catturano tantissimo la curiositร  dei piรน piccoli,i cartoni animati hanno una morale importante.
Ciรฒ che viene descritto in maniera divertente del mondo marino,sovente,non rispecchia la realtร .
Oggi parleremo della famosissima pesciolina blu con strisce gialleโ€ฆ
DORY
Solare e allegra, nonostante soffra di perdita di memoria a breve termine.

Chi รจ veramente Dory?
Dory, in realtร  abita nelle barriere coralline dellโ€™ Oceano Pacifico, il suo nome รจ Paracanthurus hepatus, appartiene alla famiglia Acanthuridae (pesce chirurgo) raggiunge una lunghezza di 30centimetri ed รจ lโ€™unico rappresentante del suo genere. Ha un apparato intestinale piuttosto allungato, la particolare conformazione dentale, a forma di spatola seghettata, permette ad essi di tagliuzzare anche i campioni vegetali piรน piccoli, soffre di parassitosi cutanee, รจ vegetariano.
Ha un corpo molto appiattito, allungato. La pinna caudale รจ gialla, orlata di nero e provvista di un bisturi tagliente.
In etร  adulta sono aggressivi ma, sono comunque da considerare tra le specie piรน pacifiche della famiglia Acanthuridae.
Da sottolineare che questa specie non รจ adatta alla vita in acquario per vari motivi:
โ€ข Originaria di ambienti caldi e tropicali, come gli oceani Indiano e Pacifico, il loro allevamento รจ praticamente impossibile, poichรฉ si riproducono solo in determinate condizioni climatiche e non in acquario.
โ€ข Per catturarli vanno storditi, cosรฌ facendo si danneggia non solo il singolo esemplare ma, lโ€™intero ecosistema di cui fanno parte.
โ€ข Eโ€™ parte fondamentale della barriera corallina, infatti gli esemplari adulti sono onnivori e prima di tutto si nutrono di alghe e plankton. Senza di loro le alghe soffocherebbero i coralli.
โ€ข Nella catena alimentare la loro estinzione andrebbe a danneggiare anche i loro predatori: cernie, tonni e barracuda.

Nel prossimo post della rubrica #curiositร delmare concentreremo la nostra curiositร  su un altro personaggio.


Martina Bosso

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