Il Giglio del Salumiere dona il Busto del Santo all’Ospedale di Nola.
Nola – Nel giorno del dies natalis di San Paolino, il 22 giugno del 431 d. C., il Giglio del Salumiere ha donato il Busto del Santo all’Ospedale Santa Maria della Pietà.
L’opera del M° Leopoldo Santaniello è stata offerta, al Presidio Ospedaliero, dal dott. Vittorio Narni Mancinelli, maestro di festa del Giglio del Salumiere 2024 e dirigente medico nello stesso nosocomio, a testimonianza della profonda devozione per il Santo Compatrono e del legame del medico sia con la città di Nola che col nosocomio nolano.
“Questa statua vuole essere d’aiuto per tutti i pazienti ricoverati che cercano conforto – dichiara il dott. Vittorio Narni Mancinelli – e che trovano nel nostro Santo Protettore un supporto spirituale”.
Sul marmo ai piedi del piedistallo, che regge il busto, è riportata la frase …e nel cercar conforto a Te volgo lo sguardo… Sulla lapide ci sono anche i loghi del Giglio. Il monumento è stato benedetto da Don Carlo Giuliano, Assistente Religioso del Presidio Ospedaliero Santa Maria della Pietà dell’ASL NA3, nonché Direttore della Pastorale della Salute della Diocesi di Nola. Presenti Francesco De Falco, Giusi Lanzaro e Don Salvatore Bianco della Fondazione Festa dei Gigli.
La statua è in cemento e polvere di marmo con basetta decorata da otto gigli ed una rosa in terracotta. A completamento dell’opera una lapide in marmo, una base di appoggio in pietra lavica ed un Pilastro con pensilina in ferro battuto. A corollario un impianto d’illuminazione e due felci adagiate sui lati. La statua è stata volutamente posizionata a ¾ rivolta verso l’ospedale e San Pio.
Quanto precede in omaggio agli ammalati che nel momento di sconforto si affacciano e trovano il volto amico del Santo. Da lì, appunto la frase, la frase …e nel cercar conforto a Te volgo lo sguardo…
Il Giglio del Salumiere con il comitato Fede e Ragione, nel suo percorse di fede, ha posto in essere un ambizioso percorso. Il progetto INFINITO 2024 vede come tema principale la figura di Giordano Bruno proprio nell’anno in cui Nola si proclama città della Tolleranza e del Libero Pensiero.
Il Filosofo Nolano, pur essendo legato indissolubilmente alla sua città di nascita, non è stato mai tema principale del progetto di un Giglio, in quanto un eretico non poteva essere raffigurato così facilmente; nel corso del tempo nella Festa, così come la conosciamo. Nondimeno richiami a Bruno come personaggio simbolo della città di Nola sono stati fatti su diversi Gigli, senza mai però, come detto prima, riservargli il ruolo principale.