Obbligo di mantere il figlio cacciato di casa perché gay
Mantenimento in favore del figlio gay cacciato via di casa!
Il caso
Una donna aveva mandato via da casa il figlio gay appena diciottenne ed il fidanzato, ma il tribunale stabilisce per lui l’assegno di mantenimento.
È quando deciso il Tribunale di Napoli Nord con un’ordinanza che ha riconosciuto da parte dei genitori l’obbligo di mantenimento in favore di Francesco, il ragazzo protagonista della vicenda al centro dell’opinione pubblica, della stampa nazionale e della tv.
L’avvocato del ragazzo si è costituito nel giudizio di separazione giudiziale dei genitori.
Ammessa dal giudice la costituzione del figlio, maggiorenne, il legale ha chiesto la modifica dei provvedimento del Presidente del Tribunale in merito all’assegnazione della casa familiare e dell’assegno di mantenimento.
Il giovane era stato mandato via di casa dalla madre al compimento del diciottesimo compleanno, nonostante il tribunale avesse assegnato la casa alla madre come affidataria dei figli.
L’ordinanza chiarisce che il figlio “non convive con la madre per mancato consenso manifesto della stessa“, e ancora che lo stesso, “ anche se maggiorenne non ha raggiunto l’indipendenza economica e pertanto risulta beneficiario della assegnazione della casa familiare in quanto e se convivente con la madre; e che pertanto non risulta data piena esecuzione all’ordinanza presidenziale” che riconosceva il diritto anche al giovane di vivere nella casa familiare. Le richieste del diciottenne sono state parzialmente accolte, e il giudice ha stabilito che i genitori versino al ragazzo ogni mese un assegno di mantenimento.