IL FASCISMO A NOLA
Il Fascismo a Nola
Nel febbraio del 1925 il Consiglio Comunale di Nola, per risanare il bilancio, si vide costretto a vendere le opere quattrocentesche del coretto di Sant’Angelo in Palco attribuito a Giovanni Merliano. Il 25 gennaio 1927 si tenne nell’aula consiliare del Comune di Noia un convegno fascista indetto dalla Federazione Provinciale per tutti i Podestà e Segretari Politici della zona nolana.
li dott. Luigi Manzi, fiduciario del nolano, tenne un discorso inneggiando alla concordia ed alla pacificazione degli uomini. In tale occasione non mancò la voce e l’adesione della sezione nolana dei Mutilati e Combattenti. Il suo Presidente avv. Antonio De Luca, in un discorso, plaudiva all’operato del fascismo dicendo fra le tante: «L’ultima roccaforte, e la più tenace della Sociale Democrazia nel nostro circondario, è smantellata. . Amiamola questa nostra città. Ricordiamoci che è magnifica la sua storia…».
Da questo discorso si evince che in Nola e nel circondario non fu facile l’opera di convincimento e di propaganda del regime fascista. Tanto è poi vero che fu uno degli ultimi comuni d’Italia a vedersi assegnare il Podestà nella persona del Generale Raimondi, già commissario al Comune, in data 8 maggio 1928.
Con delibera del 29 aprile del 1927, la città di Nola cessava di appartenere alla Provincia di Terra di Lavoro (Caserta) e passava definitivamente alla Provincia di Napoli.
Il Generale Raimondi nell’assumere la carica di Podestà della città rivolse il seguente saluto alla popolazione: «Cittadini, con Regio Decreto del 5 e a decorrere dal giorno 8 c., fui nominato Podestà di questa città. Nel darvene avviso vogliono le circostanze che io vi parli chiaro e forte… Non ho chiesto l’onore di essere il vostro primo Podestà; mi fu offerto, l’ho accettato, pur sapendo di fare dispiacere ai molti che desiderano un Podestà non forestiero, perché le autorità governative ritennero che io possa far del bene ai moltissimi, cioè al Comune.
Io vi prometto di restituirvi un tanto benessere materiale e morale, tutto quanto verserete nelle casse comunali per tasse, imposte e tributi, e vi assicuro che non sarà speso un centesimo senza ll mio controllo e senza giustificato motivo. Mia prima cura sarà quella di provvedere alla costruzione di un asilo moderno, di un edificio scolastico, dí un campo sportivo e del Parco delle Rimembranze, seguendo le direttive del Duce sapiente, che vuole per la grandezza d’Italia, generazioni sane e forti fisicamente e moralmente…
Vostro Servo Genarale Raimondi
Uno dei primi atti qualificanti del Generale Raimondi fu il Piano Regolatore della città e la delibera per l’Abbattimento del fabbricato di Piazza Duomo per I’allargamento della stessa.